
ETA' EVOLUTIVA: DIFFICOLTA' E DISTURBI
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Le difficoltà emotive sono molto comuni nei bambini e negli adolescenti. Si tratta di esperienze spesso transitorie nelle diverse fasi di sviluppo, ma talvolta possono evolvere in un vero e proprio disagio psicologico.
Ogni bambino durante lo sviluppo deve affrontare una serie di compiti evolutivi per poter raggiungere le fasi evolutive seguenti, acquisire nuove capacità di autoregolazione e funzioni cognitive, emotive e relazionali più adattive. Per fare ciò passa attraverso successivi momenti di adattamento, disadattamento e riorganizzazione. Ciò avviene in modo non lineare, ogni nuova capacità, ogni nuova funzione, ogni nuova struttura che emerge dal superamento (o dalla difficoltà) di un determinato compito evolutivo non sostituisce le precedenti, ma si integra ad esse e le incorpora. In questo modo le esperienze precedenti nello sviluppo vanno ad influenzare e a vincolare le successive andando così a costituire dei fattori di vulnerabilità (che possono favorire lo sviluppo di disturbi) oppure dei punti di forza (che proteggono da eventuali disturbi).
Ci sono inoltre situazioni in cui il bambino si trova a dover affrontare eventi che possono essere fisiologici o legati al ciclo di vita della famiglia (ad esempio un lutto o la separazione dei genitori) oppure eventi traumatici che possono mettere a dura prova la sua integrità psichica, e possono favorire lo sviluppo di patologie.
Diventa pertanto importante cogliere subito eventuali segnali di disagio ed intervenire al più presto.
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Quando un bambino manifesta un disagio è necessario innanzitutto fare una corretta valutazione, che tenga conto degli aspetti evolutivi e di plasticità del funzionamento mentale del bambino e del suo modo di manifestare i sintomi in base all’età, della sua capacità cognitiva e affettiva, del suo mondo interno, del contesto relazionale e sociale in cui è inserito, oltre che di tutta la storia del suo sviluppo.
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Come si interviene?
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Talvolta può essere sufficiente una consulenza ai genitori per chiarire la motivazione di una difficoltà emotiva del figlio e per supportarli ad affrontarla più serenamente. Infatti è da considerare che alcune manifestazioni emozionali e comportamentali possono essere transitorie e dipendenti dal contesto.
In altri casi, può essere proposto ai genitori un percorso di supporto emotivo alternando momenti con il bambino.
L’intervento psicologico in età evolutiva può essere indicato sia in presenza di difficoltà circoscritte, a scopo di prevenzione e supporto, sia in caso di disturbo conclamato, sotto forma di psicoterapia.
I genitori vengono quindi sempre coinvolti nel percorso terapeutico al fine di favorire e sostenere un lavoro efficace con i bambini.
In ogni caso è importante effettuare un’attenta valutazione al fine di comprendere il quadro emotivo del bambino, la presenza di eventuali disturbi evolutivi e gli aspetti relazionali, soprattutto con le principali figure di accudimento. Quando non riescono ad esprimersi emotivamente, i bambini potrebbero manifestare difficoltà in famiglia e nel contesto scolastico per esempio:
• Difficoltà a separarsi dai genitori
• Difficoltà a socializzare con i coetanei e ricerca di un rapporto esclusivo con l’adulto
• Difficoltà ad accettare e rispettare le regole
• Difficoltà nella gestione delle emozioni: inibizione emotiva o eccessiva irrequietezza
• Sintomi fisici (nausea e mal di stomaco, giramenti di testa ecc)
• Prepotenze e prevaricazioni nei confronti dei compagni
• Oppositività
• Ansia scolastica e ansia da prestazione
• Isolamento, mancanza di interesse, chiusura, emarginazione